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Piazza sant'Andrea della Valle |
La chiesa è imponente eppure quest'imponenza da fuori sfugge all'occhio, infatti la viabilità e la disposizione attuale della piazzetta penalizzano il "progetto visuale" originario. Fra le sue particolarità, la sua cupola è quella che nei panorami romani vediamo svettare più in alto (vedi foto), seconda in altezza solo alla cupola di san Pietro.
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La cupola di S.Andrea della Valle in un panorama romano |
Piazza di sant'Andrea della Valle è un esempio di come le leggende e le curiosità si possano sovrapporre nello stesso luogo anche se distanti fra loro nel tempo. Andiamo con ordine.
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La statua di Pietro Metastasio |
Beh, passarono centinaia e centinaia di anni...tutto ciò che nel settecento c'era al posto del lago era una sorta di "depressione" del terreno...sopra cui costruirono la chiesa! Ecco a voi spiegato perchè sant'Andrea "della Valle"...una valle direi tutt'altro che sacra!
Si racconta che nei primi anni del 1700, proprio su questa piazza spesso veniva un bambino di nome Pietro Trapassi, di circa 10 anni, che riusciva a stupire ed attirare a sè una folla di curiosi declamando e cantando versi che si inventava sul momento e su un argomento a richiesta. Il talento era ancor più notevole se si pensa che il bambino proveniva da una famiglia modesta, che non aveva accesso a studi letterari.
In una di queste sue performance, nella folla si trovò anche un famoso intellettuale del tempo (Gravina) che, commosso dal talento del bambino prodigio, decise di prenderlo sotto la sua protezione...in pratica una sorta di moderno "talent-scout"!
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Particolare dell'"angelo puntello" |
Ma di altre due statue dobbiamo parlare qui davanti la chiesa di sant'Andrea della Valle, per questioni abbastanza curiose.
Innanzitutto dobbiamo dire che l'architetto Rainaldi incaricò lo scultore Fancelli (o forse Ercole Ferrata) di scolpire due angeli ai lati della facciata della chiesa... Il primo angelo dei due, dopo che fu realizzato, non piacque, sopratutto per la sua posa bizzarra, con l'ala come se volesse sostenere il muro (vedi foto). Anche Pasquino prese a deriderlo, fra l'altro, con i seguenti versi:
Vorrei volare al pari d'un uccello
ma qui fui posto a fare da puntello!
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La facciata con l'angelo mancante |
E infatti, se guardiamo la facciata, ora che lo sappiamo, è impossibile non notare questa stranissima asimmetria: manca l'angelo dal lato destro! (vedi foto).
L'ultima cosa che segnalo riguarda un'altra statua "mancante", posta qui all'inizio del 1900. Immaginatevi davanti la chiesa, proprio sotto il suddetto famoso "angelo puntello", la statua di un filosofo-abate (Nicola Spedalieri).
Tale statua aveva uno strano dito indice "sospeso" in avanti (vedi foto). Stavolta, i romani concentrarono i loro sberleffi associando questo dito indice con la mano del femmineo angelo-puntello, che invece fa un curioso "buco" con le dita... (vedi foto). Inutile dire che gli ingredienti c'erano tutti: per il popolo c'era un "dialogo" fra le due statue, nientemeno che... di argomento erotico! E sotto questa luce, il libro tenuto in mano dall'abate, "I diritti dell'uomo", sembrava non trattasse più di filosofia!
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La statua di Nicola Spedalieri |
Piazza di sant'Andrea della Valle è qui.