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La cannonata di mezzogiorno

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Il belvedere del Gianicolo a Piazzale Garibaldi
Il belvedere del Gianicolo a Piazzale Garibaldi
E' risaputo che oggi la nostra vita è molto più frenetica di un tempo, per cui ritardare, o subire un ritardo, anche solo di mezz'ora, ci può procurare un notevole stress. E' così anche quanto richiesto dal post di oggi: occorre trovarsi a piazzale Giuseppe Garibaldi, almeno 15 minuti prima di mezzogiorno.

Questo è uno dei belvedere più famosi di Roma, quello dal Gianicolo (vedi foto), forse il più noto ai romani. Ma perchè è importante stare qui poco prima delle 12?

Facciamo un passo indietro nel tempo; pensiamo, ad esempio, all'epoca di Dante Alighieri; a quel tempo un "ritardo di mezz'ora" non ci avrebbe procurato alcuno stress, per un semplice motivo: non era per nulla facile misurare con precisione tale intervallo orario! Infatti i primi orologi meccanici sui campanili delle chiese hanno cominciato a esserci dal sec.XIV in poi, e comunque erano macchine enormi e costosissime. Alternative all'orologio da polso certamente sono sempre esistite...ma non vorrete davvero credere che la gente girasse con la clessidra o la meridiana nel taschino?!?

Eppure è evidente che sin dall'antichità, per ovvie ragioni pratiche, era indispensabile suddividere e misurare la giornata in varie frazioni. Queste frazioni di giornata si chiamavano "ore", ma non necessariamente duravano i nostri 60 minuti! In Europa inoltre vi erano standard diversi, che potevano variare persino a seconda della stagione!

L'orologio della torre del palazzo del Quirinale
L'orologio della torre del palazzo del Quirinale
In merito alla misura delle ore la Chiesa ha avuto un ruolo determinante nel definire lo "standard" italiano, che era assai curioso: la giornata era sì suddivisa in 2 frazioni da 12 ore, ma il punto di riferimento della giornata non era nè mezzogiorno nè la mezzanotte! La prima ora della giornata infatti era annunciata dalle campane delle chiese nel momento del "canto dell'Ave Maria", cioè subito dopo il tramonto del sole. Da quel momento quindi, partivano le lancette nei quadranti degli orologi dei campanili...che però erano quadranti a 6 ore! In giro per Roma e per l'Italia è ancora possibile trovare qualcuno di questi quadranti, cosiddetti ad "ora romana" (vedi foto, sulla torretta del palazzo del Quirinale).

E perchè mai cominciare dal tramonto a suonare le campane per annunciare l'inizio del conteggio delle ore? Beh, questo sistema era molto pratico, in quanto a prescindere dall'ora effettiva del "nostro" orologio, prima dell'avvento dell'illuminazione elettrica era difficilissimo lavorare dopo il tramonto...quindi il "segnale orario" sincronizzato con il tramonto era molto utile per determinare la conclusione della giornata lavorativa.

Le 12 ore del giorno e della notte erano poi scandite dai canti liturgici e dal suono delle campane (a proposito: "noon" in inglese significa "mezzogiorno", e questo deriva proprio dal fatto che a Roma la "nona" ora del giorno coincideva proprio con le ore 12!).

La torre Calandrelli a piazza del Collegio Romano
La torre Calandrelli a piazza del Collegio Romano
Avere dei "rintocchi di riferimento" nell'arco della giornata era sicuramente comodo e, fra questi, il suono della campana a mezzogiorno era sicuramente un ottimo punto di riferimento. Ma attenzione: come facevano tutte le campane delle numerosissime chiese di Roma a sincronizzarsi fra loro per suonare tutte insieme i rintocchi del mezzogiorno?
Beh...nell'arco dei secoli si escogitarono vari sistemi (ne parleremo anche in altri post). Qui voglio sottolineare che un sistema molto interessante in voga dalla metà dell'ottocento era la segnalazione che, dalla torretta dell'osservatorio astronomico del palazzo a piazza del Collegio Romano (vedi foto), veniva fatta alla vicina chiesa di Sant'Ignazio.

La segnalazione con l'asta con la palla
La segnalazione con l'asta con la palla

Ecco in cosa consisteva: dal tetto della chiesa veniva issata una palla sopra un'asta (vedi disegno), che fungeva come messaggio visibile per i cannonieri che si trovavano a Castel Sant'Angelo. Con il sole esattamente sulla verticale del cielo, segnalato dall'osservatorio della torretta del Collegio Romano, essi abbassavano la palla: era il messaggio convenuto per i cannonieri, i quali quindi sparavano immediatamente una cannonata (a salve) dall'alto dei torrioni del castello. Il rumore del cannone era avvertibile in tutta la città, e attraverso quel rumore tutte le chiese riuscivano a sincronizzarsi.

La cannonata delle 12 dal Piazzale Garibaldi
La cannonata delle 12 dal Piazzale Garibaldi

Di questa procedura, stravagante ma necessaria, si conserva la tradizione ancora oggi: ogni giorno, senza eccezioni, alle 12 in punto, ovunque vi troviate a Roma, se non siete sommersi dai rumori del traffico sentirete il rumore di una cannonata!

Se però, come oggi, siete al belvedere del Gianicolo, dovrete addirittura tapparvi le orecchie, perchè (vedi foto) la cannonata del mezzogiorno viene sparata proprio da qui!

Piazzale Giuseppe Garibaldi è qui.

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