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Istruzioni in caso di attacco aereo |
Una cosa che non si pensa mai e che ti fa notare solo chi la guerra l'ha vissuta davvero è il fatto che per subirla non si deve necessariamente trovarsi a fare il soldato: puoi subirne gli effetti più devastanti semplicemente perchè ti trovi nel posto e nel momento sbagliati. E anche se quel momento magari non arriva, è comunque pesante psicologicamente il fatto di vivere nella concreta consapevolezza che l'evento drammatico può accadere.
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Il bunker di Mussolini a Villa Torlonia |
In sintesi, al suono caratteristico delle sirene antiaeree dislocate un pò ovunque, senza panico ma con la fretta del caso, occorreva smettere qualunque attività e recarsi ai più vicini rifugi sotterranei.
E non era solo teoria: tutta l'Italia era piena di rifugi e bunker...e lo è ancora! Molti gruppi di appassionati e di associazioni ne "riscoprono" continuamente di nuovi, o li tutelano o ne invocano il recupero.
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La "macchia" sul muro a via dei Villini |
Finalmente, dopo tanti anni di abbandono, molte di queste strutture sotterranee stanno venendo restaurate e rese accessibili, come quelle a Villa Torlonia (bunker di Mussolini, vedi foto) e a Villa Ada (bunker dei Savoia)...ovviamente per scopi didattici e non per lo scopo originario!
Oggi siamo a via dei Villini, a pochi metri da piazza Galeno. Qui troviamo poco più che una macchia sul muro vicino ad una porta blindata, con una scritta quasi cancellata (vedi foto) e oramai minacciata da vicino dagli scarabocchi dei vari "writers" recenti. Ma ancora miracolosamente salva!
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Elaborazione dei colori sulla macchia |

Ricovero
antiaereo pubblico
capienza posti 200
La porta blindata (vedi foto) che gli sta a fianco è proprio l'accesso al vecchio ricovero sotterraneo; questo in realtà è stato ricavato dall'antica catacomba paleocristiana dedicata a san Nicomede...lo sapete no? Sottoterra a Roma c'è meno spazio che in superficie!
Via dei Villini è qui.